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07/08/2023Catrame da carbone (coal tar): da dove deriva
Deriva dalla distillazione a caldo del carbone fossile. Appare come un liquido denso di colore nero di odore caratteristico che ricorda quello dell’asfalto.
Catrame da carbone e dermatologia
Le proprietà antinfiammatorie e riducenti di questo composto sono state individuate a metà dell’ottocento soprattutto grazie ai lavori di un famoso dermatologo di Vienna: il professor Moritz Kaposi.
Da allora si è diffuso l’uso di questo composto naturale nel trattamento delle malattie infiammatorie cutanee come psoriasi, dermatite seborroica, dermatite atopica.
Come funziona
Questa pece derivata dal carbone fossile è composta da circa 10.000 ingredienti che probabilmente interagiscono tra di loro.
Il vero modo di agire non è completamente conosciuto.
Si pensa che interagisca con il DNA cellulare impedendo transitoriamente la divisione.
Questa azione giustifica l’attività di freno della crescita delle cellule epidermiche, azione riducente, e nel contempo dell’attività dei linfociti presenti nella pelle, azione antinfiammatoria.
Pregiudizi
E’ stato accusato di essere un carcinogeno e per questo motivo, in Europa, è stato bandito nei cosmetici.
Questo prodotto contiene infatti diversi idrocarburi policiclici aromatici (Polycyclic Aromatic Hydrocarbons-PAHs).
I PAHs sono ritenuti agenti cancerogeni e certamente lo sono negli animali da laboratorio.
I PAHs sono contaminanti diffusi nell’aria, nell’acqua e nei cibi. La principale fonte di PAHs è data dalla combustione del petrolio e derivati cioè dagli agenti che causano il riscaldamento globale.
Il catrame da carbone può essere un carcinogeno?
Questa domanda se l’è posta anche l’agenzia del farmaco americana (FDCA) alla fine degli anni 90 del secolo scorso.
Alla fine dell’indagine è stato giudicato un ingrediente sicuro ed efficace.
Del resto in più di 150 anni di utilizzo in campo dermatologico non è mai stata messa in evidenza una relazione tra catrame minerale e insorgenza di tumori.
Catrame minerale e fotosensibilizzazione
Questo composto potenzia l’azione dei raggi UV sulla pelle e per questo motivo in passato la psoriasi era trattata prima con catrame e poi con i raggi Ultravioletti. Oggi si preferisce non usare più questa terapia combinata per il rischio di fotosensibilizzazione generalizzata.
Altri catrami
Oltre al catrame da carbone o minerale esistono molti altri catrami di derivazione vegetale. I più noti sono quello di pino, di betulla, di ginepro, Questi catrami, detti appunto vegetali, hanno aspetto e odore simile al catrame minerale ma attività differente. I catrami vegetali non sono antinfiammatori e riducenti anzi possono essere irritanti. Occorre quindi non confondere i due tipi di catrame.
Utilizzo in dermatologia
Attualmente grazie agli sviluppi degli eccipienti, viene utilizzato a concentrazioni molto basse, circa 1%, mantenendo la sua efficacia.
Nella psoriasi si utilizza di solito in forma di unguento da applicare su ogni chiazza.
Nella dermatite seborroica del corpo si utilizza in forma di crema e al capillizio in forma di lozione o shampoo.
Nella dermatite atopica si usa in forma di lozione e qualche volta anche di crema.
Come si applica
Il catrame minerale si applica solo la sera in piccola quantità e con molto massaggio nelle zone interessate dalle varie dermatiti. Gli shampoo al catrame si utilizzano come un comune shampoo.
Dove è reperibile
Nei paesi anglofoni (UK, USA, Canada, Sud Africa, Irlanda ecc.) il catrame da carbone (Coal Tar) è in vendita nelle farmacie o preparato dai farmacisti. In Italia, in modo inspiegabile, oltre non essere in vendita nelle farmacie non è neanche preparato dai farmacisti perché questi non dispongono di catrame minerale puro. Alcuni studi dermatologici si sono procurati il catrame minerale puro e allestiscono con creme del commercio la preparazione estemporanea da consegnare al paziente.
Unguenti, lozioni e shampoo al catrame da carbone o minerale sono tuttavia reperibili dai distributori internet (Amazon, E-Bay, ecc.).