Vincere l’Acne senza farmaci: è possibile!
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30/08/2023L’Acne Tardiva è una forma di Acne molto comune che si sviluppa nelle donne tra l’età dei 20 e 40 anni (a volte anche più tardi). La maggioranza delle donne con Acne Tardiva non avevano sofferto di Acne in adolescenza. Questa forma di Acne è tipica del volto e più raramente coinvolge il tronco (spalle e decolletè). Si presenta come un Acne a base di comedoni (punti neri e bianchi) e microcisti sottopelle. Non mancano però casi con veri e propri foruncoli, come nell’Acne giovanile, che si sviluppano prima o durante il periodo mestruale.
Cause
L’Acne Tardiva ha come causa principale la predisposizione genetica della pelle del volto a reagire formando acne sotto gli stimoli dello stress psicofisico. E’ come se fosse una sorta di somatizzazione in forma di Acne. Non sono invece dimostrabili alterazioni ormonali.
La teoria (sbagliata) dell’ Ovaio Policistico
E’ molto frequente che le donne affette da Acne Tardiva si rechino dal ginecologo pensando ad una disfunzione ormonale. Il ginecologo, pensando anch’esso ad una probabile causa dell’Acne in disturbo ormonale, esegue una ecografia ovarica e sentenza che si tratti di Ovaio Policistico convinto di aver trovato la causa dell’Acne. A questo punto nasce da una confusione terminologica una diagnosi sbagliata e quindi anche una cura sbagliata.
Sindrome dell’Ovaio Policistico (PCOS)
La vera Sindrome dell’ Ovaio Policistico è un grave disordine ormonale della donna su base genetica ancora oggi non ben definito. La Sindrome è caratterizzata da:
- Ciclo irregolare o amenorrea (non ciclo)
- Ovulazione irregolare o non ovulazione
- Irsutismo (comparsa di peli terminali al volto e tronco)
- diradamento dei capelli
- Pelle oleosa
- Obesità
- Bassa statura
Dal lato biochimico la PCOS è caratterizzata soprattutto da:
- elevato testosterone libero
- elevati androstenedione
- abbassamento dell’ormone luteinizzante (LH)
- rapporto tra LD e FSH (ormone follicolo stimolante) sopra il 3
La diagnosi va fatta dopo aver escluso altre malattie endocrinologiche
L’irsutismo, la cute oleosa e il diradamento dei capelli sono causati soprattutto dall’incremento degli ormoni androgeni mentre l’obesità è legata in gran parte alla resistenza all’insulina che si accompagna a questa sindrome metabolica.
Sindrome dell’ Ovaio Policistico: una denominazione confondente
La denominazione di Sindrome dell’Ovaio Policistico è confondente perchè nella metà dei soggetti con tale sindrome non si riscontra all’ecografia l’ Ovaio Policistico mentre sono presenti i segni clinici e di laboratorio della PCOS.
Già alla fine del secolo scorso erano cominciate le discussione per cambiare denominazione alla sindrome e quindi per evitare confusioni. Per mancanza di accordi internazionali tra i referenti della PCOS è rimasto ancora oggi questo nome sbagliato e confondente.
Esiste l’Ovaio Policistico?
Esiste solo per una dizione ecografica non corretta. Circa nella metà delle donne in età fertile all’esame ecografico si possono rilevare aspetti a tipo cisti ovariche che in realtà sono i follicoli delle uova in maturazione. Il termine più corretto e non confondente sarebbe quello di Ovaio Micro Poli Follicolare termine purtroppo poco usato. L’Ovaio Micro Poli Follicolare detto quindi anche Ovaio Policistico è una condizione normale e non ci sono alterazioni ormonali che contraddistinguono la Sindrome (PCOS).
In alcuni studi si parla di PCO, cioè si è eliminata la dizione di Sindrome (S) per definire il quadro ecografico senza alterazioni ormonali.
Qual è la correlazione tra Acne e la Sindrome dell’Ovaio Policistico (PCOS)?
Non c’è alcuna correlazione. Da una studio recente eseguito da endocrinologi che studiavano le pazienti con PCOS è risultato che l’Acne era presente in circa il 12 % dei casi cioè in una percentuale molto simile alla popolazione normale non affetta da PCOS, così da non far annoverare l’Acne tra i sintomi della PCOS.
Quale correlazione tra Ovaio Policistico (PCO) e Acne Tardiva?
Nessuna visto che il cosiddetto Ovaio Policistico o Micro Poli Follicolare non è associato ad alcuna alterazione ormonale.
E’ razionale somministrare una pillola anticoncezionale per trattare l’Acne Tardiva?
Certamente no anche se nella pratica un terzo dei soggetti con Acne Tardiva ne traggono beneficio. I due terzi però o non ne traggono alcun beneficio o peggiorano l’ Acne. Considerato il “peso” del farmaco, pillola anticoncezionale, in termini di effetti collaterali a breve e a lungo periodo e considerato che ci sono trattamenti con maggior risposta terapeutica senza uso di farmaci, si può concludere che la pillola anticoncezionale non deve essere ritenuta farmaco per il trattamento dell’Acne Tardiva.
La saga degli ormoni androgeni
Che gli ormoni androgeni potessero essere causa di Acne, nelle sua varie forme, è un concetto ben consolidato in dermatologia. Ma quando mancava una chiara dimostrazione di eccesso di androgeni da mettere in relazione con la comparsa di Acne, la dimostrazione del rapporto causa/effetto andava in crisi. E’ il caso specifico dell’Acne Tardiva ma nonostante questo è nata una generazione di pillole anticoncezionali contenenti antiandrogeni al posto del progesterone e vengono ancora oggi impiegate in situazione di Acne Tardiva o caduta dei capelli. La conclusione è che queste pillole hanno aumentato il fattore di rischio dell’uso di pillola anticoncezionale senza apportare alcun beneficio sulle problematiche che avrebbero dovuto risolvere. Nell’ultimo decennio però, grazie allo studio del gruppo guidato dal Prof. C. Zouboulis si è scoperto che è la pelle stessa a poter produrre gli ormoni sessuali, estrogeni e androgeni compresi, in modo indipendente dalla ghiandola ovarica. Queste ricerche hanno fatto cambiare la patogenesi dell’Acne Tardiva.
La teoria paracrina dell’Acne Tardiva
Oggi si pensa che sia proprio lo stress attraverso le vie nervose a inviare il segnale di sintesi di androgeni alla pelle del volto e che quindi il meccanismo di genesi dell’acne avvenga direttamente là dove appare l’acne. Con questa teoria decade il concetto di “patologia” ovarica nella donna con Acne e decade l’uso della pillola anticoncezionale come rimedio all’Acne Tardiva.
Acne Tardiva e cosmesi
Le donne che sviluppano l’Acne Tardiva di solito per prima cosa tentano di nasconderla utilizzando make-up coprente (fondotinta). Facendo così peggiorano l’Acne stessa perché il make-up si assorbe nei follicoli della pelle irritandoli e creando nuovi punti neri, microcisti, e anche foruncoli. Più peggiora l’Acne più viene usato il make-up per coprire e quindi si instaura subito un circolo vizioso che fa peggiorare sempre di più l’acne, che crea angoscia ed ansia anch’essi elementi peggiorativi per l’Acne tardiva.
Trattamento dell’Acne Tardiva
Il Trattamento dell’Acne Tardiva è, come per le altre forme di Acne, il Micropeeling Semplice o Combinato. Con questo trattamento e con le attenzioni non usare creme da volto o cosmetici in crema si riesce a far regredire l’Acne Tardiva nella maggioranza dei casi.
In situazioni di Acne Tardiva particolarmente infiammatori dove esiste il rischio che si formino esiti cicatriziali si interviene anche con la Terapia Fotodinamica.
Il trattamento Micropeeling in pratica
In pratica alla sera occorre eseguire l’applicazione della lozione Micropeeling (Glicosal lozione) sulle aree acneiche. La cute deve essere priva di trucco e asciutta. Per rimuovere il trucco e pulire la pelle si consiglia di utilizzare un detergente non schiumogeno (Base Lavante Eudermica). Con questo tipo di strucco la cute rimane morbida e pronta a ricevere la lozione Micropeeling.
L’applicazione della lozione va effettuata con un dischetto di cotone da strucco inumidito della lozione stessa. Di solito sono sufficienti 7/10 gocce. A questo punto occorre massaggiare delicatamente in senso circolare tutta l’area da trattare, passando e ripassando il dischetto sulla stessa zona fino al completo assorbimento della lozione (dischetto asciutto).
Non bisogna frizionare energicamente per non provocare arrossamento da strofinamento. Dopo l’applicazione della lozione Micropeeling la cute non va lavata e non va applicato alcun prodotto. Al mattino seguente la cute può essere lavata con la sola acqua del rubinetto e non va applicata crema idratante o altro tipo di cosmetico.
Il trucco è permesso ma solo con prodotti da applicare con pennello come i trucchi minerali (Argillina Sole) o coprenti ai poligliceroli con pigmenti minerali naturali (Argillina Skin Color) Entrambi questi prodotti non sono comedogenici.. Occorre invece evitare assolutamente l’uso di creme colorate (fondotinta). Infatti questi trucchi causano follicoliti e comedoni soprattutto per chi è portato all’acne.
Quando il Micropeeling non basta: il Micropeeling Combinato
Il trattamento Micropeeling: problemi
Nelle forme di acne più gravi o dove la cute è molto seborroica, il Micropeeling da solo non è sufficiente a controllare l’acne. In questo caso si ricorre al Micropeeling Combinato. In pratica si aggiunge una frizione con Acido Retinoico detta Tretinoina in lozione. Questa lozione non è disponibile già pronta e occorre farla preparare dal Farmacista . Per richiedere la lozione occorre presentare al Farmacista la seguente ricetta meglio se firmata dal proprio medico.
Richiesta per Tretinoina Lozione
Luogo e data ……………………………………….
Nome e Cognome ……………………………………….
R/
Tretinoina 0.05 %
Glicole Propilenico 40 %
Alcool Etilico (96%) 59,9 %
AlfaTocoferolo 0.05%
In boccetta scura da 50 ml con tappo contagocce.
S/ una applicazione la sera per frizione con numero di gocce e frequenza secondo quanto consigliato dal dermatologo.
La frizione con Tretinoina Lozione si esegue come con la lozione Micropeeling Glicosal ma, per evitare la dermatite da retinoide, si utilizza una sera alla settimana o al massimo due sere non consecutive la settimana al posto della lozione Micropeeling. La scelta tra il trattamento Micropeeling Semplice e quello Combinato spetta al dermatologo che valuta il tipo di acne, il tipo di cute e la stagionalità.
Le difficoltà che il paziente incontra in un trattamento Micropeeling sono: la secchezza cutanea, il possibile peggioramento iniziale, il miglioramento non immediato.
La cute diviene secca sia per l’azione desquamante degli agenti micropeeling sia per il divieto di applicare creme idratanti. La secchezza cutanea può essere fastidiosa all’inizio del trattamento ma diminuisce man mano si prosegue.
Il miglioramento dell’acne con un trattamento di tipo Micro Peeling avviene a partire dal secondo/terzo mese di trattamento ed è importante conoscere questo perché altrimenti si può incorrere in un erroneo giudizio negativo sul trattamento stesso.
Ancor più importante è conoscere che nei primi due mesi di trattamento si può notare un peggioramento dell’acne stessa. Questo fenomeno, non sempre presente, è dovuto all’azione di superficializzazione delle cisti e comedoni provocata dal Micropeeling e pertanto si può avere la falsa impressione di essere peggiorati. In realtà l’apparente peggioramento è il segno evidente che il trattamento sta funzionando.
Le regole del Micropeeling
La tecnica del Micropeeling Semplice o Combinato è molto pratica tuttavia occorre rispettare alcune regole per far sì che il trattamento abbia la maggiore efficacia possibile.
Queste regole sono:
Durante il trattamento ricordarsi di:
Non usare saponi o latte detergente ma lavarsi/struccarsi con detergente non schiumogeno (come Base Lavante Eudermica)
Non utilizzare creme colorate per il trucco
Per il trucco è consigliabile utilizzare il Trucco Minerale come Argillina Sole che non penetra nella pelle.
Per chi desidera mascherare le imperfezioni cutanee durante il trattamento Micropeeling può applicare Argillina Skin Color. Questo coprente non causa follicoliti o comedoni.
- Non utilizzare creme idratanti o emollienti di giorno
- Non sottoporsi a pulizia del volto
- Non schiacciare o spremere i punti neri
- Non esporsi a lampade UV
- Non utilizzare altri farmaci o vitamine
- Non seguire diete particolari
- Non utilizzare creme solari
Durante il trattamento la cute diventa secca e desquamante per permettere l’eliminazione dell’acne, se compaiono bruciori o arrossamenti si sospende il Micropeeling per qualche giorno , la pelle torna normale e poi si può riprendere il trattamento usando meno gocce o eseguendo il Micropeeling a sere alterne.
Nei mesi estivi non potendo utilizzare le creme solari si utilizza il Fotoriflettente Minerale Argillina Sole.
Quando la pelle è troppo secca e tira, non potendo usare creme idratanti/emollienti, si può applicare al mattino un velo di Unguento Emolliente Estremo, che non penetra nella pelle e quindi non è comedogenico. Lo stesso Unguento può essere utilizzato come sotto trucco per il Trucco Minerale. Se si usa Argillina Skin Color, che ha anche azione idratante, non è necessario usare Unguento Emolliente Estremo.
Dal Micropeeling alla Terapia Fotodinamica
Il trattamento Micropeeling Semplice o Combinato è un trattamento molto efficace per la maggior parte delle forme di acne, tuttavia oggi si dispone di un altro trattamento altrettanto efficace che è la Terapia Fotodinamica o PDT.
In breve questo trattamento prevede l’applicazione nelle aree acneiche di un unguento contenete l’Acido 5 Aminolevulinico (5 ALA). Questa sostanza, che non è un farmaco, è in grado di penetrare all’interno dei follicoli infiammati dell’acne. Dopo due ore dall’applicazione, la sostanza si è trasformata all’interno dei follicoli in un composto, la Protoporfirina IX, che si attiva con una luce rossa di particolare lunghezza d’onda ed intensità. L’attivazione con la luce provoca una pronta liberazione di radicali di Ossigeno. Si ottiene così la sterilizzazione immediata del follicolo e quindi, nei giorni seguenti, la scomparsa dell’infiammazione.
Inoltre si ha un’azione di desquamazione intensa (effetto foto peeling) per cui molti punti neri e microcisti si eliminano già dopo una settimana.
La Terapia Fotodinamica è molto efficiente nello spegnere l’infiammazione e, poiché non utilizza farmaci, è innocua e può essere eseguita senza limiti, tuttavia richiede la disponibilità di più tempo rispetto al Micropeeling, circa 3 ore per applicazione, ed inoltre è più costosa.
La Terapia Fotodinamica non sostituisce il Micropeeling
In pratica il trattamento Micropeeling rimane il trattamento di scelta e la Terapia Fotodinamica si applica, insieme al Micropeeling, quando ci si trova di fronte ad un’acne molto infiammatoria con difficoltà ad iniziare un trattamento Micropeeling, oppure quando si voglia comunque accelerare il processo di guarigione o nei casi di un improvviso peggioramento dell’acne, di solito causato da stress.
Dal Micro Peeling alla Fotodinamica: un piano terapeutico completo senza assumere farmaci
L’avvento della Tecnica Micropeeling prima e della Terapia Fotodinamica poi ha cambiato radicalmente il modo di trattare l’acne sia Giovanile sia Tarda.
Con questi metodi si ottengono risultati validi senza ricorrere all’uso di farmaci cosa estremamente importante nell’acne trattandosi di patologia che coinvolge adolescenti o giovani donne in età fertile. Guarire dall’Acne senza assumere farmaci è un grande traguardo tuttavia per ottenerlo occorre avere costanza nel trattamento e fiducia nel Dermatologo considerando che l’Acne non è una malattia acuta ma una cronica con momenti di miglioramento e peggioramento che si susseguono, spesso senza causa apparente.
La Terapia Fotodinamica (PDT) nel trattamento dell’Acne
- Per accelerare la guarigione, per spegnere l’infiammazione, per evitare cicatrici, per contrastare i momenti di peggioramento modernamente si utilizza la tecnica delle Terapia Fotodinamica (PDT).
- La Tecnica PDT non utilizza farmaci ma sfrutta la reazione fotodinamica con luce rossa per sfiammare il follicolo acneico (foruncolo).
- In pratica si applica sull’area da trattare un unguento contenente una sostanza chiamata 5-aminolevulinico (5-ALA). Questa sostanza viene captata dai follicoli infiammati dell’Acne e trasformata in un prodotto fotoattivo, cioè capace di reagire con la luce (Protoporfirina IX).
- Dopo aver applicato l’unguento contenente 5-ALA, la parte viene coperta con appositi bendaggi.
- Trascorse 2 ore circa, l’area viene esposta alla luce visibile rossa di lunghezza d’onda intorno a 630nm per un tempo da 10 a 20 minuti.
- Durante l’illuminazione si percepisce una sensazione di calore che è maggiore quanto più è intensa l’Acne. Il calore percepito è di solito ben tollerato e nei casi di intolleranza si procede al raffreddamento con spray d’acqua.
- Dopo il trattamento la pelle appare arrossata e va medicata con un apposito unguento cicatrizzante senza bendaggio.
- Nella settimana successiva nell’area trattata i foruncoli dell’Acne si seccano e desquamano. Durante questo periodo occorre applicare l’Unguento ai PEG 2 volte al giorno senza bendare, lavarsi con un’apposita base lavante e non esporsi alla luce forte solare o lampade UV.
- Trascorsa una settimana si continua il trattamento Micropeeling come da prescrizione del Dermatologo.
- Il Trattamento Fotodinamico, se vi sono le indicazioni, può essere ripetuto più volte poiché non crea danni alle strutture della pelle.
PDT: effetto dopo una settimana. Si nota negli ingrandimenti la diminuzione drastica dei comedoni
PDT: negli ingrandimenti si nota l’azione anti infiammatoria e la diminuzione dei comedoni
In questa paziente è stata utilizzata prima PDT per ridurre lo stato infiammatorio e poi Micropeeling per condurre a remissione l’acne
Acne Tardiva: in questo caso è stata ridotta la componente infiammatoria con PDT e poi con il Micropeeling semplice si è ottenuta la remissione