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28/08/2023L’Alopecia Areata (AA) è una perdita improvvisa di capelli/peli in qualsiasi area del corpo seguita, nella maggioranza dei casi, da una ricrescita spontanea e causata, quasi sempre, da fattori psichici.
Note demografiche
L’AA si presenta nello 0.1-0.2% della popolazione ed è segnalata in qualsiasi latitudine ed etnia.
Colpisce ugualmente maschi e femmine.
Nel 20% dei casi l’AA si presenta in età infantile ed ha un picco tra la seconda e quarta decade di vita.
Presentazione clinica
L’AA si presenta come una chiazza ben delimitata di perdita di capelli/peli, asintomatica, senza particolari modificazioni della cute.
Nel 90 % dei casi l’ AA si presenta come singola chiazza al capillizio.
In altri casi le chiazze al capillizio si presentano fin dall’inizio multiple o lo diventano dopo la comparsa della prima chiazza.
Al capillizio l’AA può essere a chiazze o generalizzata cioè con il 100% dei capelli caduti . In questo caso prende il nome di Alopecia Areata Totale (AAT)
L’AA può interessare anche il 100% dei peli del corpo oltre che dei capelli e in questo caso prende il nome di Alopecia Areata Universale (AAU).
Nel 5 % dei casi di AAT si assiste al passaggio ad AAU.
In rari casi l’AA si presenta a banda e non in forma circolare e in questo caso prende il nome di Ofiasi.
I capelli alla periferia della chiazza si distaccano facilmente con una modica trazione e appaiono a “Punto Esclamativo” cioè si assottigliano verso la radice e poi si evidenzia il bulbo come un puntino.
La chiazza tipica dell’AA appare come una zona di mancanza dei capelli a limiti netti e a forma rotonda od ovale.
L’AA può presentarsi come chiazza dove la caduta dei capelli non è totale ma alcuni sono ancora presenti e di norma appaiono bianchi.
La perdita dei capelli può avvenire con disegno lineare invece che a chiazza tondo od ovale (ofiasi).
L’AA frequentemente appare nella zona della barba e anche in questa sede con aspetto di chiazza tonda o a moneta.
In alcuni casi l’AA si manifesta contemporaneamente al capillizio e all’area della barba
La singola chiazza di AA può comparire anche nelle zone pelose senza altre chiazze al capillizio o nell’ area della barba
Una zona di frequente interessamento della AA riguarda le ciglia e le sopracciglia
Interessamento delle unghie
Quando l’AA è in forma Totale od Universale è frequente osservare danni alla lamina ungueale di più dita delle mani e piedi.
Si ritiene infatti che anche la matrice dell’unghia subisca lo stesso danno che provoca la caduta dei capelli ma in modo più limitato. La lamina dell’unghia appare come se fosse stata trattata con carta abrasiva e questo fenomeno prende il nome di Trachionichia.
Solo in pochi casi il danno ungueale è così intenso da portare alla perdita dell’unghia.
Diagnosi di Alopecia Areata
Per la diagnosi di AA di solito basta l’osservazione clinica della manifestazione/i e sentire la storia del paziente.
A volte può essere utile eseguire l’esame trico dermoscopico. In pratica si esamina l’area alopecica con il dermatoscopio per rilevare le caratteristiche dell’AA che sono: capelli spezzati, punti neri, capelli a punto esclamativo, peli “vellus”, punti gialli.
Questi dati possono far escludere altre forme di alopecia come la Tricotillomania o aree di alopecia in malattie come nel Lichen, Eritematode, Sifilide ecc.
Cause dell’Alopecia Areata
Le cause dell’AA sono ancora largamente sconosciute.
Si considera una generica predisposizione per questo tipo di caduta dei capelli perché , in alcuni casi, più membri di una stessa famiglia soffrono o hanno sofferto di AA.
Nella maggioranza dei casi, prima della comparsa della chiazza di alopecia, è avvenuto un trauma psichico o un periodo di particolare stress.
Caratteristica è la comparsa dell’AA dopo un lutto in famiglia, dopo un incidente stradale o dopo la perdita del lavoro, tutti eventi fortemente impattanti con la psiche del soggetto.
Nel bambino gli eventi più comuni che precedono l’AA sono i litigi o separazioni dei genitori, la nascita di fratello/sorella, conflitti nell’ambito scolastico.
Cosa fare in caso di comparsa dell’Alopecia Areata
Se compare una chiazza di alopecia la cosa più importante da fare è non farsi prendere dal panico della caduta dei capelli altrimenti da una chiazza ne derivano altre. Il Medico o il Dermatologo devono poi rassicurare il paziente sulla spontanea ricrescita dei capelli e informare che passeranno alcuni mesi prima che ciò avvenga e sconsigliare qualsiasi cura locale o sistemica.
Infatti non esistono farmaci con comprovata attività sulla ricrescita dei capelli in questo tipo di caduta.
Considerando la natura psicosomatica dell’AA è bene non prescrivere trattamenti sulla chiazza di alopecia, come creme o lozioni, perché questi ricorderebbero, ad ogni applicazione, il problema al paziente, con ricaduta negativa di tipo psichico.
Se il paziente con AA, una volta rassicurato sul buon esito, si “dimentica” del problema è più facile che la chiazza alopecica richiuda spontaneamente e in poco tempo.
Quello che il Medico/Dermatologo devono invece approfondire è l’aspetto psichico dell’evento AA nel senso che se l’evento scatenante è stato del tutto occasionale e non si ripeterà non ci sono problemi, al contrario se l’elemento di sofferenza psichica è ancora in atto c’è da aspettarsi un allargamento dell’alopecia.
In questo caso devono essere messi in campo aiuti farmacologici, psicologici e altro che possano aiutare a superare la fase di stress o a lenire le conseguenze negative sulla crescita del capello.
Quando l’Alopecia Areata non risolve spontaneamente
In alcuni casi, quantificabili intorno al 20 %, l’AA non risolve spontaneamente.
Di solito si tratta dei casi più eclatanti come l’Alopecia Areata Totale (AAT) o quella Universale (AAU). Anche l’insorgenza in giovane età o la mancanza di motivazioni psichiche note che giustifichino l’AA sono fattori prognostici negativi.
In questi casi dopo la perdita di tutti i capelli (AAT) o anche dei peli (AAU) si hanno momenti di crescita dei capelli/peli radi, sottili e non pigmentati che danno l’illusione di una ripresa della crescita ma che poi ricadono.
In questi casi è importante valutare l ’impatto psicologico che l’evento caduta capelli/peli provoca nel soggetto.
Infatti alcuni soggetti superano con disinvoltura il momento del cambio d’aspetto e non ricercano cure a tutti i costi mentre altri sono atterriti da quanto è accaduto e chiedono di riavere i propri capelli/peli il prima possibile.
Come detto non esiste una cura specifica per far ricrescere i capelli/peli nell’ Alopecia Areata.
Tuttavia esistono farmaci/metodi che hanno dimostrato di stimolare la ricrescita dei capelli/peli in caso di AA, anche se poi non garantiscono la stabilizzazione del risultato.
Trattamenti proposti
Il cortisone è il farmaco più prescritto in caso di AA anche se poi è il più inutile o dannoso.
La motivazione dell’uso del cortisone nell’ AA risiede nel fatto che si trovano alcuni linfociti intorno ai bulbi piliferi dei capelli che cadono e questo a fatto pensare che l’AA sia una malattia autoimmune e pertanto vada curata con il cortisone.
In effetti somministrando il cortisone, sia per iniezione diretta nel cuoio capelluto sia per applicazione di pomata , si ottiene, nella maggioranza dei casi, una ricrescita dei capelli. Tuttavia è esperienza comune che continuando questo trattamento o sospendendolo i capelli ricresciuti per stimolo cortisonico ricadono tutti. Inoltre il cortisone crea danni sia al capillizio sia, per assorbimento, al soggetto sottoposto a questo trattamento.
Il Minoxidil è il secondo farmaco più prescritto ma anche in questo caso si tratta di un farmaco inutile.
Il Minoxidil è un potente vasodilatatore che, applicato sul cuoio capelluto, ha dimostrato stimolare la ricrescita dei capelli nelle forme di Alopecia Androgenetica iniziale e giovanile. Applicato nelle forme di AA non ha alcun effetto o meglio ha lo stesso effetto di un placebo e alla fine anche i capelli ricresciuti ricadono.
Un altro metodo per stimolare la ricrescita dei capelli e l’Immunoterapia Locale.
In questo caso si utilizzano sostanze allergizzanti come il Di Butil Estere dell’Acido Squearico e il Difenil Ciclo Propenone. In pratica si sensibilizza il soggetto applicando sulla pelle le sostanze ad alta concentrazione e, una volta ottenuta le sensibilizzazione, si applicano le stesse sostanze a concentrazione bassa sull’area alopecica. Si crea cioè una reazione a tipo eczema e questa stimola la ricrescita dei capelli. Anche la ricrescita dei capelli stimolata con questa pratica spesso è destinata a ricadere e inoltre lo stimolo continuo con gli allergeni provoca gonfiore dei linfonodi del collo, stanchezza e malessere.
Trattamenti con prodotti naturali: Aromaterapia e Coal Tar Tintura
Secondo studi apparsi in letteratura per l’AA è stata utilizzata l’Aromaterapia. In questo trattamento i pazienti devono frizionare, per 2 minuti, il cuoio capelluto con la miscela da aromaterapia e poi devono coprirsi il capo con una salvietta calda per un’ora.
La composizione della miscela per aromaterapia è la seguente:
2 gocce di Thymus vulgaris, 3 gocce di olio essenziale di Lavandula Angustifolia, 3 gocce di Rosmarinus Officinalis, 2 gocce di Cedrus Atlantica, solubilizzate in 3 ml di olio di jojoba, più 20 ml di olio di semi di vinacciolo. Questo trattamento ha dato risultati contrastanti e non si è arrivati a definire il ruolo nell’AA.
Coal Tar tintura
Il Coal Tar applicato sulla pelle ha indubbie azioni antinfiammatorie e stimolanti, lo si usa infatti per il trattamento della Psoriasi e della Dermatite Atopica inoltre il Coal Tar è un potenziatore dei raggi Ultravioletti anch’essi accreditati d’azione positiva sull’AA.
Nell’AA viene usato per frizione direttamente sull’area alopecica da eseguirsi una o due volte la settimana.
La formula della tintura di Coal Tar è la seguente:
Coaltar | g 2 |
polisorbate 80 | g 0.5 |
etanolo qb a | g 100 |
Trattamenti fisici
Nell’AA sono stati impiegati anche differenti metodi fisici come la Terapia a raggi UV, la Fotochemioterapia, il LASER, la Terapia Fotodinamica senza apprezzabili risultati.
Anche il Needling con aghi da 0.5 mm, praticato sulle chiazze alopeciche ogni 15 giorni, secondo alcuni autori, ha dato risultati positivi ma il dato è recente ed attende di essere confermato.
Non mancano infine gli studi dove, sull’onda della teoria autoimmunitaria per l’AA, sono stati impiegati immunosoppressori orali come il Metotrexate e la Ciclosporina, che hanno dato risultati negativi alla stregua del cortisone.
In conclusione i trattamenti proposti per l’AA che non risolve spontaneamente sono molto deludenti sia per il dermatologo sia, soprattutto, per il paziente.
Questo non deve far desistere il dermatologo da un tentativo terapeutico utile se non altro a dare speranza al paziente e a stemperare l’angoscia generata dell’evento perdita dei capelli.
Trattamenti del futuro
I ricercatori della Columbia University Medical Centre hanno identificato un recettore espresso da chi soffre di AA che permette il legame tra i follicoli piliferi e i linfociti. Questo legame sarebbe alla base della perdita del pelo/capello.
Un farmaco monoclonale in grado di agire da inibitore dei recettori JAK porterebbe alla risoluzione della AA nella maggioranza dei casi.
DermaClub confida che i dati degli studi della Columbia siano confermati e che presto si possa avere il farmaco anche in Italia.