Dermatite Seborroica: guida completa per gestirla con successo
09/08/2023Cortisone in Dermatologia: controversie e effetti collaterali
10/08/2023Definizione
La Dermatite Atopica (DA) è caratterizzata da cute secca, arrossata e pruriginosa in varie parti del corpo. Nei casi più gravi la dermatite diventa umida (essudante) e poi si ricopre di croste. La DA si manifesta nei soggetti Atopici cioè in quei soggetti che rispondono in modo esagerato a stimoli. La DA ha una base genetica e spesso nella famiglia del soggetto atopico anche i genitori o altri parenti hanno o hanno avuto la DA o altre forme di atopia.
comuni. Oltre la Dermatite le più comuni forme di atopia sono l’Asma Atopica e la RinoCongiuntivite Atopica.
Insorgenza della DA
Si manifesta in età pediatrica ai 2-4 mesi di vita o intorno all’anno o tra i 6 e 8 anni. In adulto può comparire a qualsiasi età dalla pubertà fino ad oltre i 60 anni.
Sedi e Clinica
Le sedi più colpite sono il volto intorno alla bocca, guance ed intorno agli occhi con interessamento delle palpebre.
In questo caso si definisce Dermatite delle Palpebre.
La Da ai piedi e alle mani interessa soprattutto la parte dorsale
Alle braccia la dermatite interessa soprattutto le pieghe del gomito
Alle gambe la DA si presenta soprattutto alla piega del ginocchio
Nei bambini spesso la DA interessa tutto il tronco
La DA colpisce spesso il collo sia nei bambini sia negli adulti
La DA interessa anche le labbra con secchezza e fissurazioni
La DA quando coinvolge il capllizio produce secchezza, forfora e prurito
La DA interessa a volte l’areola mammaria sia in maschi sia in femmine manifestandosi come eczema essudante e pruriginoso
Cause
Praticamente sconosciute, si tratta di uno stato di iper-reattività cutanea a stimoli comuni con alto grado di familiarità
Concause Note
Molte: cambio di stagione, ambiente umido, mancanza di esposizione al sole, contatto con polveri ambientali, contatto con forfore animali, lavaggi troppo frequenti, affaticamento fisico, affaticamento psichico, stress emotivi, malattie intercorrenti, uso di farmaci ecc.
Predisposizione
I soggetti affetti da DA sono predisposti ad altre forme reattive come la pollinosi (rinite atopica) e l’asma bronchiale atopica. Possono sensibilizzarsi al Nichel. Possono avere reazioni acute avverse da uso di farmaci. Sono soggetti a sviluppare malattie cutanee infettive batteriche (impetigine) o virali (herpes, verruche o molluschi contagiosi).
Terapia
Non nota perché non è nota la causa dalla DA. Occorre quindi cercare di eliminare, se possibile, le concause con un’azione di prevenzione. Si utilizza una terapia sui sintomi della dermatite.
Gli errori più comuni fatti dai medici nel tentativo di curare la DA
Acqua e creme idratanti
La DA è caratterizzata da pelle sempre secca e a volte arrossata quindi viene spontaneo pensare che se mantiene ben idratata la pelle tutto possa migliorare. Purtroppo non è così. Applicando una crema idratante che è un emulsione ( contiene emulsionanti) si causano due problemi: gli emulsionanti della crema interagiscono con i lipidi della pelle emulsionandoli e quindi rendendo ancor meno efficace la funzione barriera epidermica che è già difettosa nel soggetto atopico. Inoltre apportando acqua e grassi sulla superficie della pelle si favorisce lo sviluppo batterico e il dismicrobismo è considerato una delle cause maggiori della DA. Per questi due motivi applicando creme idratanti in soggetto atopico si ottiene una maggiore secchezza cutanea ed una maggiore infiammazione.
Acqua da sola
Anche l’acqua da sola crea problemi al soggetto atopico. Infatti la pelle produce alcune sostanze a funzione idratante che sono idrosolubili cioè si sciolgono con l’acqua e la loro dispersione rende la pelle secca, E’ facile accorgersi di questo fenomeno quando le mani vengono lavate di frequente perché esse diventano secche. Se un soggetto atopico, che quindi è già di partenza a cute secca, si lava ottiene un peggioramento della secchezza che peraltro non può essere corretta con una crema idratante.
Umidità
Anche l’umidità è considerata un fattore di peggioramento della DA . E’ cognizione comune che se un soggetto atopico indossa indumenti sintetici, che cioè aumentano il tasso di umidità della pelle, ha un peggioramento della DA e viceversa con indumenti in fibra naturale traspiranti. L’umidità agisce favorendo lo sviluppo dei batteri cutanei, principalmente Stafilococco, e questo dismicrobismo genera irritazione e quindi peggioramento della DA.
Incongruenze delle Linee Guida per la DA
Nonostante questi concetti siano semplici, quasi intuitivi, leggendo le Linee Guida nazionali o internazionali per la DA si nota che vengono consigliati sia i bagni frequenti, sia l’uso frequente di creme idratanti sia impacchi umidi ripetuti sulla pelle. Qualcuno sospetta che le Linee Guida siano state scritte per mantenere o peggiorare la DA.
Antistaminici
E’ un altro degli errori comuni nella gestione della DA. Poiché il prurito è il sintomo più comune della DA ecco che vengono spesso prescritti gli antistaminici.
La DA non è una malattia allergica o autoimmune e non vede nell’istamina la causa del prurito. Il prurito nella DA è generato dai linfociti che raggiungono la pelle e che scaricano mediatori infiammatori e pruriginosi. L’uso di antistaminico quindi non è indicato e soprattutto non ha effetto.
Tuttavia a volte si utilizza l’antistaminico, soprattutto per i bambini, sfruttando le proprietà ipnogene (di generare sonnolenza) tipica di questa classe di farmaci.
Cortisone
Il cortisone è senza dubbio il farmaco più prescritto e utilizzato per contrastare i disturbi della DA ma è anche il meno indicato.
Infatti il cortisone ha una decisa azione immunosoppressiva ed antinfiammatoria così è in grado in poco tempo di spegnere i sintomi principali della DA: arrossamento e prurito. Purtroppo il cortisone non ha alcuna azione terapeutica per la DA e quindi alla sospensione di esso tutto torna come prime o peggio. Il ritorno dei sintomi dopo sospensione del cortisone spinge il paziente a riapplicare lo stesso prodotto diventando in poco tempo dipendente dal cortisone.
Problemi con il cortisone
Il cortisone che non è in grado di esercitare un’azione terapeutica per la DA, causa invece danni alla cute, per assorbimento danni all’organismo intero, crea dipendenza, tachifilassi fino a generare la Dermatite da cortisone o sindrome della pelle rossa.
Danni da cortisone
Il cortisone applicato a lungo sulla pelle, soprattutto se di un soggetto atopico, crea assottigliamento dell’intera struttura, dilatazione dei vasi sanguigni che diventano visibili, crescita di peli, perdita del pigmento di melanina simile alla Vitiligine e altri guai.
Il cortisone che si assorbe nell’organismo dopo l’applicazione sulla pelle crea iperglicemia (rischio diabete), aumento di peso e pressione , aumento di appetito, agitazione , insonnia e altri guai.
Il cortisone applicato sulla pelle induce rapidamente Tachifilassi. Per Tachifilassi si intende il soggetto deve applicare sempre più cortisone sulla pelle per poter ottenere lo stesso risultato in termini di azione antinfiammatoria. Questo fenomeno è comune a tutte le droghe.
Il cortisone induce soprattutto nei soggetti atopici la cosiddetta Sindrome della Pelle Rossa (Red Skin Syndrome o RSS). Dopo l’applicazione cronica di cortisone si verifica che la pelle improvvisamente diventa tutta rossa con intenso prurito e a volte profusa essudazione. Si tratta di una tossicità indotta proprio dal cortisone e da cui è difficile tornare indietro. Questa sindrome è poco conosciuta della maggioranza dei dermatologi.
Vedi anche: Cortisone in Dermatologia: controversie e effetti collaterali
La sospensione dal cortisone
Quando si sospende il cortisone dopo averlo usato per tentare di contrastare la DA senza riuscirci o perché il cortisone stesso inizia a far vedere i danni cutanei che sta provocando avvengono due fenomeni importanti: il rebound e la crisi d’astinenza.
Rebound
Alla sospensione del cortisone si assiste al ritorno improvviso della DA che era stata bloccata dal cortisone stesso. La DA durante il Rebound di solito è più grave di quanto non lo fosse prima di iniziare il cortisone.
Trattare la crisi d’astinenza da cortisone
La crisi d’astinenza da cortisone non può essere trattata. Infatti risponde solo a nuova somministrazione di cortisone.
Non potendo reintrodurre il cortisone l’unico modo per alleviare i sintomi della dermatite è quello di usare la soluzione di Permanganato di Potassio per impacchi. (vedi soluzione di Permanganato di Potassio) Questo antisettico ha proprietà astringenti e antipruriginose.
La fase acuta della crisi d’astinenza da cortisone si esaurisce in circa 30 giorni dal suo inizio ma la cute rimane instabile per molti mesi e la lunghezza del periodo di instabilità è proporzionale al tempo d’uso del cortisone e dalla quantità usata prima della sua sospensione.
Se però il cortisone è stato utilizzato per anni la crisi d’astinenza da cortisone coinvolge anche l’intero organismo e quindi, oltre al peggioramento della cute, compare stanchezza, inappetenza, febbre, malessere generale, depressione psichica e altro. In molti casi il paziente necessita il ricovero ospedaliero.
Quando la crisi acuta è terminata si può passare a trattare la DA senza cortisone.
Crisi d’Astinenza da Cortisone o Topical Steroid Withdrawal (TSW)
Quando si sospende il cortisone la cute va in crisi d’astinenza da cortisone che in inglese prende il nome di Topical Steroid Withdrawal (TSW)
La crisi, che si manifesta con peggioramento della dermatite, edema, eritema, essudazione, aumento del prurito. La crisi d’astinenza cutanea inizia 7-10 giorni dopo la sospensione del cortisone e può durare da un mese a più di un anno a seconda della lunghezza del periodo in cui si è utilizzato il cortisone, la sua potenza, la superficie cutanea d’applicazione e altro.
Immunosoppressori inibitori della calcineurina
Gli inibitori della calcineurina, Ciclosporina,Tacrolimus e Pimecrolimus, farmaci utilizzati contro il rigetto dei trapianti d’organo, sono stati recentemente approvati per il trattamento della DA. Questi farmaci, assunti per bocca (Ciclosporina) o applicati sulla cute, inducono una remissione della DA ma nel contempo riducono le difese immunitarie cutanee. Ciclosporina, che è assunta per via orale è gravata da molti e severi effetti collaterali per cui è mal tollerata e di solito deve essere sospesa dopo pochi mesi di trattamento. Alla sospensione si ha il Rebound di DA.
Poiché i soggetti affetti da DA hanno già una facilità nel contrarre malattie infettive, batteriche e virali, anche con l’uso degli inibitori della calcineurina per via topica, Tacrolimus Pimecrolimus, il rischio di infezione aumenta. Pertanto questi farmaci possono essere utilizzati solo per brevi periodi e, all ’insorgenza delle complicanze, sospesi.
Dieta privativa e DA
In generale si assiste a molta speculazione medica e non medica che mette in crisi il soggetto affetto da DA.
Se è vero che alcuni cibi, in alcuni soggetti, fanno peggiorare la DA è anche vero che la loro eliminazione non fa migliorare la DA.
Prima di eliminare un cibo dalla dieta occorre essere sicuri che questo sia realmente implicato nella DA.
Per saperlo occorre eliminare e reintrodurre il cibo sospetto più volte ed osservare se avviene o meno il peggioramento della DA. In generale si può dire che non esista una dieta per DA e che ognuno può mangiare liberamente quello che desidera mangiare. Purtroppo per lo stesso motivo errato per cui si prescrivono antistaminico per la Da si prescrivono anche diete cosiddette prive di Istamina o di liberatori di Istamina. Queste diete non danno alcun beneficio ai pazienti affetti da DA semplicemente perché, come detto, l’istamina non è in causa nel generare la DA o il prurito nella DA.
Lo stesso vale per la somministrazione di integratori alimentari o fermenti lattici: inutili nella DA.
Test allergologici e DA
I Test allergologici tipo Prick Test, quelli che si effettuano sull’avambraccio con una piccola puntura, in caso di DA, sono più pericolosi che utili. infatti i soggetti atopici, anche con dermatite in remissione, rispondono a questi test in modo specifico creando soltanto confusione.
A Test sul sangue, RAST, sono poco attendibili soprattutto in età pediatrica. Errore comune è anche quello di prescrivere ai soggetti affetti da DA i test allergologici epicutanei o patch test che creano irritazioni multiple e non sono decifrabili .
La DA non è una malattia dovuta ad allergia e quindi eventuali allergie che possono coesistere non sono la causa della DA e non vanno tenute in considerazione. Ad esempio, l’allergia al Nichel Solfato è molto comune nei soggetti affetti da DA ma il Nichel Solfato non è la causa della dermatite.
In riassunto:
Cose da non fare per trattare la DA | Motivo |
Applicazione di creme idratanti/emollienti | Aumentano l’infiammazione |
Impacchi umidi/bagni | Aumentano l’infiammazione |
Applicazione/assunzione di cortisone | Crea dipendenza, tachifilassi, dermatite da cortisone |
Applicazione di inibitori calcineurina Pimecrolimus Tacrolimus | Favorisce le infezioni, non cura la DA |
Somministrazione di Antistaminico | Non efficace |
Dieta privativa | Non modifica l’andamento della DA |
Test allergologici | Inutili e fuorvianti |
Il peggioramento della dermatite con l’acqua
Il soggetto atopico ha la pelle secca di costituzione e pertanto si è portati a pensare che l’acqua o le creme idratanti migliorino la secchezza. Invece avviene il contrario.
Bagnando la cute dell’ Atopico si aumenta le secchezza e anche il prurito perché l’acqua scioglie i fattori di idratazione naturali, eliminandoli. Nelle pieghe l’umidità creata dai lavaggi provoca l’iper sviluppo dei batteri cutanei con aumento dell’infiammazione. Anche applicando creme emollienti o idratanti si porta acqua sulla pelle e si ottiene quindi l’effetto di aumentare l’infiammazione.
Come Impostare il trattamento della DA senza uso di farmaci
Per impostare il trattamento della DA senza uso di farmaci occorre prima cercare di eliminare i fattori scatenanti la DA come i contatti con polveri ambientali, con forfore animali, evitare l’uso di indumenti sintetici, compresa la viscosa, e allontanare se possibile, gli stress emotivi e soprattutto evitare l’acqua. E’ questo il punto principale di tutto il trattamento della DA
Detersione e DA
Quando ci si appresta a curare la DA il primo e più utile provvedimento da prendere è quello di sospendere i lavaggi.
Infatti la DA, oltre che peggiorare anche con la sola acqua, peggiora se si usano saponi o detergenti vari. Se si vuole indurre una remissione della DA in tempi brevi occorre imparare a lavarsi a “secco” con la soluzione di Permanganato di Potassio.
Questo antisettico in soluzione acquosa garantisce l’igiene quotidiana ed ha azione antipruriginosa (azione astringente)
Permanganato di potassio
Il Permanganato di Potassio, in formula chimica KMnO4, è una polvere che deve essere pesata dal farmacista in dosi sa 125 mg. Per ottenere la soluzione da lavaggio occorre far bollire 1 litro d’acqua in una pentola, e all’ebollizione aggiungere una dose di Permanganato di Potassio da 125 mg. Dopo 1 minuto di ebollizione, la polvere è sciolta e la soluzione è pronta. Raffreddare e travasare la soluzione in bottiglie di vetro scuro (tipo vino, olio) ed etichettare scrivendo “disinfettante”.
La soluzione rimane attiva per 1 mese.
Come si esegue il lavaggio a “secco”
Per mantenere l’igiene corporea senza utilizzare bagni, docce e/o detergente, occorre procedere come di seguito:
- procurare un telo di cotone delle dimensioni di una federa da cuscino o più grande .
- posizionare il telo al fondo del lavandino
- bagnarlo con la soluzione di permanganato di potassio
- strizzare il telo di cotone fino a che non cadono più gocce
- con il telo umido procedere a strofinare prima i capelli e poi il resto del corpo
- Non risciacquare, tamponare l’umidità residua con asciugamano/accappatoio e vestirsi
- Si consiglia un solo lavaggio al giorno
Questo tipo di lavaggio a “secco” permette un’ottima igiene del corpo senza bagnare la cute e quindi senza creare ulteriore infiammazione.
Vedi in: Permanganato di potassio come si esegue il lavaggio a “secco”
L’uso di prodotti topici non farmaci nel trattamento della DA
Per evitare i problemi sopracitati causati dai farmaci e nel contempo curare la DA il gruppo DermaClub ha messo a punto un protocollo che prevede l’uso di:
- Antinfiammatori riducenti
- Cicatrizzante sfiammante in unguento
- Polvere Lenitiva in crema
- Emolliente in unguento
1. Gli antinfiammatori riducenti
Il più attivo antinfiammatorio riducente naturale è il Catrame Minerale o Coal Tar.
Il Catrame Minerale come antinfiammatorio naturale
Il Catrame Minerale, in inglese CoalTar, è un distillato del carbone fossile e svolge azione antinfiammatoria, riducente, anti pruriginosa.
Il Catrame Minerale è un potente fotosensibilizzante per cui non può essere utilizzato in primavera/estate, ha un odore caratteristico e sporca gli indumenti.
Nonostante queste prerogative negative è il più potente antinfiammatorio naturale che si conosca. Per la DA si utilizza il Catrame Minerale alla concentrazione tra 0.1 e 1% in lozione, crema o unguento da applicare la sera.
Il Catrame Minerale non è in commercio in Italia ma può essere acquistato nei paesi anglofoni (UK, Irlanda, USA ecc.) dove è in vendita.
Purtroppo il Catrame Minerale viene confuso con il Catrame Vegetale ( catrame di pino, betulla, ginepro ecc) che invece è irritante.
L’ittiolo solfonato come antinfiammatorio naturale
L’ittiolo solfonato è un prodotto naturale, derivato da sedimenti marini del periodo mesozoico (200 milioni di anni fa), con un alto profilo di sicurezza e svolge azione antinfiammatoria, antimicrobica, antipruriginosa e cicatrizzante.
Per la DA si utilizza al 10%. in crema evanescente priva di vaselina, Dermictiol Crema. Si applica alla sera sulle aree dermatitiche in piccola quantità e con molto massaggio fino al completo assorbimento.
L’ittiolo solfonato ha un odore caratteristico che non può essere mascherato con il profumo ciononostante è di solito è ben accettato.
Non è fotosensibilizzante e si può usare durante tutto l’anno.
Può essere applicato in qualsiasi parte del corpo.
L’Ittiolo solfonato, che è un riducente naturale, può essere utilmente incorporato in uno shampoo sfruttando l’azione antinfiammatoria, antipruriginosa e riducente.
2. La polvere lenitiva in crema
I tradizionali lenitivi, Ossido di Zinco e Magnesio Silicato, svolgono un’azione antinfiammatoria e astringente quindi antipruriginosa.
Vanno utilizzati alla concentrazione del 3% e non superiore altrimenti tendono ad essiccate troppo la cute; inoltre vanno incorporati in una crema evanescente priva di vaselina, per non creare un’azione occlusiva inumidite la pelle.
La Crema Lenitiva, che ha queste proprietà, si può utilizzare come complemento dell’ittiolo solfonato o del CoalTar nei casi di DA intensa o come unica medicazione nei casi di DA lieve.
3. L’Unguento Cicatrizzante
In molti casi di DA si formano fessurazioni o escoriazioni sia per grattamento sia spontanee nelle aree particolarmente infiammate.
In queste situazioni occorre, prima di usare gli antinfiammatori riducenti o le polveri lenitive far cicatrizzare le fessurazioni/escoriazioni. Per fare questo nel protocollo DermaClub, si utilizza l’unguento cicatrizzante a base di polietilenglicole e allantoina.
Questo particolare unguento, detto PEG Unguento non crea umidità e fa guarire velocemente le lesioni cutanee.
Lo stesso unguento è l’unico che può essere usato quando la Dermatite Atopica è infiammate, rossa e pruriginosa o essudante perchè gli altri prodotti non sono tollerati e così anche quando per la Dermatite è sato utilizzato il cortione e quindi la pelle è in crisi d’astinanza e non tollera alcun altro prodotto.
Vedi anche in: Cortisone in Dermatologia: controversie e effetti collaterali
Per questi motivi spesso il primo trattamento della DA si esegue con PEG Unguento
4. Emolliente in unguento
Nelle fasi di secchezza estrema della DA ma quando l’arrossamento è terminato, per ridare morbidezza alla cute, far regredire la desquamazione ed il prurito, si utilizza un particolare unguento detto Unguento Emolliente Estremo. Questo unguento privo d’ acqua, vaselina, siliconi, grassi animali o vegetali, è in grado di richiamare acqua dagli strati profondi della pelle rendendo morbido lo strato corneo.
Stato della DA | Trattamento |
Arrossamento intenso e prurito | Coal Tar o PEG Unguento |
Arrossamento medio lieve e prurito | Crema Lenitiva |
Fissurazione, escoriazione, essudazione, crisi d’astinenza da cortisone | PEG Unguento |
Solo Secchezza intensa senza prurito
Secchezza e prurito ma non arrossamento |
Unguento Emolliente Estremo |
Il sole come riducente della DA
Il sole, ma non le lampade UV, esercita un’ottima azione riducente in tutte le forme di DA quindi l’esposizione al sole, graduale e non eccessiva, ovviamente senza creme solari, è consigliata per tutti i paziente affetta da DA. Appena la DA inizia a regredire ad opera del sole sono ammessi anche brevi bagni di acqua di mare seguiti da risciacqui con acqua dolce.
Occorre però sapere che se il soggetto è in trattamento con cortisonici o immunosoppressori o è stato trattato di recente, non trarrà giovamento dai raggi solari.
Quando riprendere i lavaggi con acqua e detergenti
I lavaggi con acqua e detergenti potranno essere ripresi quando la DA è andata in remissione cioè non è più presente arrossamento prurito e secchezza.
A questo punto per non avere ricadute si consiglia un lavaggio con doccia veloce e come detergente l’impiego di Base Lavante Eudermica, detergente non schiumogeno di veloce risciacquo particolarmente adatto per i soggetti atopici.
Tutti i soggetti atopici possono scrivere a info@dermaclub.it o al Forum, direttamente dal sito, per essere assistiti nelle delicate fasi di trattamento della DA e di abbandono delle cure farmacologiche.