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01/09/2023Pitiriasi Versicolor o fungo di mare
Si definisce Pitiriasi versicolor una particolare affezione della pelle consistente nello sviluppo di colonie di funghi, soprattutto sul tronco, che si osservano come macchie rotondeggianti isolate o confluenti di differente colore , dal marrone, al rosa al bianco. Da qui il nome di versicolor ( cambio di colore).
La Pitiriasi versicolor si sviluppa soprattutto in autunno e in primavera, tuttavia, in queste stagioni la micosi spesso non viene riconosciuta perché le colonie sono poco contrastanti con il colore della cute. Quando il paziente si espone al sole, per l’effetto sterilizzante dei raggi ultravioletti, le colonie muoiono, desquamano e lasciano al loro posto chiazze bianche.
Le chiazze bianche quindi sono l’esito delle colonie e non la malattia ma poiché le chiazze bianche si vedono molto bene, anche per il contrasto con la pelle abbronzata, molti sono portati a pensare di essersi contagiati al mare di qui il nome popolare che si da a questa affezione di ” Fungo di Mare”.
Cos’è la Pitiriasi Versicolor
E’ una micosi causata dalla diffusione di numerose colonie di un lievito ( Malassezia Furfur) che vive all’interno dei follicoli piliferi dei soggetti adulti e quindi non si vede ma che in alcuni soggetti va a colonizzare con colonie tondeggianti anche la superficie della pelle del tronco, collo, braccia, rendendosi evidente.
Come si presenta la Pitiriasi Versicolor
Si manifesta con chiazze rotondeggianti, singole o riunite, disposte principalmente sul tronco, che hanno colore differente a seconda dello stadio di infezione. Possono essere del colore della cute, di colore roseo, marrone o bianco. In una stessa persona si possono vedere chiazze di vario colore: di qui il nome di versicolor (cambio di colore) dato a questa micosi. A volte le chiazze sono desquamanti in forma di forfora (Pitiriasi) Quando comincia la crescita dei funghi le colonie rotondeggianti possono assumere un colore roseo o mimetizzarsi con il colore della cute. Quando le colonie si distaccano per desquamazione o per trattamento o per esposizione al sole, la cute rimane più chiara. In questa fase è più facile accorgersi del problema.
La Pitiriasi Versicolor è contagiosa?
No, non è contagiosa. Infatti è frequente osservare tra coniugi uno solo affetto da Pitiriasi versicolor. Il fungo è infatti un saprofita, cioè un abitante comune della cute umana, e la crescita delle colonie è un effetto straordinario che avviene solo in alcuni soggetti e/o in particolari condizioni.
La sterilizzazione degli indumenti
Non è necessario sterilizzare gli indumenti utilizzati o la biancheria poiché il fungo vive e si sviluppa solo sulla cute umana. E’ sufficiente un semplice lavaggio.
Qual è la causa della Pitiriasi Versicolor
È causata dalla crescita di lieviti appartenenti alla specie Malassezia. Questi vivono normalmente all’interno dei follicoli piliferi nelle zone ricche di ghiandole come il tronco, in tutti i soggetti adulti. In condizioni particolari come il caldo umido, questi lieviti si sviluppano andando a colonizzare la superficie della pelle.
Pitiriasi Versicolor e farmaci antifungini: una delusione
Essendo il disturbo causato dall’eccessiva proliferazione dei lieviti della pelle è pensabile che usando per via sistemica e topica i farmaci antifungini si possa ottenere la scomparsa della Pitiriasi versicolor. Non è così perché si tratta di funghi nostri non di quelli acquisiti, ed esempio, da cani o gatti o dal terreno e quindi finito il trattamento essi si riproducono. Usando i farmaci antimicotici si può al massimo ottenere una remissione temporanea seguita poi da una recidiva sicura. Questo è il motivo delle molte delusioni nel trattamento di questo disturbo. Poichè i farmaci antimicotici , soprattutto quelli per via orale , hanno una importante tossicità per l’organismo e distruggono anche i lieviti intestinali utili alla digestione, non dovrebbero mai essere usati per trattare la Pitiriasi versicolor.
La proposta DermaClub per debellare la Pitiriasi Versicolor
L’idea di DermaClub parte dall’osservazione che in molti casi la Pitiriasi versicolor è durata per molti anni poi è scomparsa da sola e non è più tornata. Quindi l’idea è è quella di ricondizionare la pelle affinchè sia poi essa a tenere lontani i funghi dalla superficie cutanea. Questo lo si ottiene se per un lungo periodo di tempo si tengono lontane le colonie di funghi permettendo alla pelle di ricondizionare se stessa e sviluppare difese autonome.
Per fare questo occorre disporre di un trattamento molto efficace, non tossico e semplice da utilizzare.
I due componenti naturali utili per combattere la P Versicolor sono l’acido salicilico e lo zolfo colloidale. Questi due ingredienti uniti si potenziano a vicenda e hanno la caratteristica di fissarsi a lungo sulla pelle quindi a differenza degli antimicotici in crema che necessitano di essere rinnovati due volte al giorno, possono essere utilizzati ogni 15 giorni mantenendo l’attività di controllo sullo sviluppo delle colonie di Malassezia furfur.
In pratica lo schema è il seguente: si applica la sera la crema contenente acido salicilico e zolfo colloidale, Crema 2S , sulle aree colpite dalle macchie estendendo l’applicazione alle zone vicine. Il trattamento si ripete per 7 sere consecutive. Si prosegue poi applicando la crema una sera ogni 15 giorni (due volte al mese) fino al momento dell’esposizione al sole in estate. Durante l’esposizione al sole la crema può essere sospesa perché il sole agisce da disinfettante naturale contro i funghi. Il trattamento può iniziare in qualsiasi periodo dell’anno compreso tra settembre e maggio ma per chi ne è affetto in modo cronico si consiglia di iniziare il trattamento a Settembre per terminare a fine maggio.
Durante tutto il trattamento è sconsigliato applicare altre creme nelle aree di Pitiriasi versicolor e durante l’esposizione al sole è sconsigliato applicare Crema Solari per permettere al sole di agire al meglio, ovviamente con l’attenzione a non scottare la pelle.
La Pitiriasi Versicolor e le chiazze bianche: un paradosso
Le macchie bianche, che sono molto evidenti soprattutto durante l’estate quando la pelle è abbronzata, richiamano l’attenzione del soggetto che si considera malato. Paradossalmente le chiazze bianche sono l’esito del fungo quando questo è stato debellato dal sole o dai trattamenti . Quindi basta esporsi al sole per ripigmentare le chiazze bianche. Tuttavia la ripigmentazione avviene con difficoltà probabilmente per un effetto tossico lasciato dal fungo sulla pelle. Per questo è bene liberarsi delle colonie fungine nei mesi precedenti l’esposizione al sole in modo che la pelle si liberi della tossicità che causa l’inerzia alla ripigmentazione.
Conclusione
Il fungo di mare è molto comune e provoca la formazione delle antiestetiche macchie bianche difficili da eliminare. Tuttavia seguendo il trattamento proposto da DermaClub ci si libera del fungo e quindi delle macchie purché si cominci il trattamento per tempo.