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30/08/2023Qual è la causa della Scabbia
Gli Acari sono dei piccoli parassiti invisibili ad occhio nudo che si sono adattati nel corso dei millenni a vivere sia sugli animali sia sui vegetali o derivati. Sulla pelle degli esseri umani si è adattato a vivere un Acaro dal nome “Sarcoptes scabiei”. Non si sa quando questo parassita abbia scelto di vivere in unione con gli uomini, sta di fatto che oggi la sua esistenza è indissolubilmente legata all’uomo. In altre parole può sopravvivere solo su di noi umani e non su altri animali.
Chi viene colpito da Scabbia
Oggi non siamo più abituati a convivere con i parassiti, almeno quelli che si vedono o si sentono, mentre in passato, mettiamo nel 700, era comune avere parassiti quali scabbia o pidocchi. Nell’immaginario comune, presente anche oggi, avere la scabbia è sinonimo di poca igiene, di stato di indigenza. Invece questa parassitazione può colpire tutti indipendentemente dallo stato sociale, anche se nei contesti di promiscuità e basso tenore igienico è più frequente.
Come si prende la Scabbia
Si trasmette attraverso contatti interumani che possono essere diretti (rapporti intimi) o indiretti (lenzuola, scambi di vestiti). Frequenti sono i casi di pazienti con scabbia il cui contagio è avvenuto dopo soggiorno in alberghi anche di lusso in paesi meta di grande turismo. Altra causa di contagio è l’Ospedale dove spesso prima di accorgersi che un paziente ha la scabbia e prendere provvedimenti igienici altri pazienti vengono visitati nello stesso ambulatorio.
Quali sono i sintomi della Scabbia
Il prurito è il sintomo principale. Esso compare due settimane dopo il contagio E’ notturno cioè si fa sentire quindi la sera quando si va a letto. All’ inizio è presente all’ addome, glutei, genitali poi si può diffondere, ma non interessa mai la testa. Se la scabbia non viene diagnosticata e curata il prurito diventa insopportabile disturbando il sonno.
Come si esegue la diagnosi
Di solito è sufficiente una visita dermatologica e il rilievo delle lesioni da Scabbia nelle sedi tipiche . Nei casi dubbi il dermatologo eseguirà la ricerca dell’acaro al microscopio. In pratica con una lametta da bisturi farà staccare molte squame della pelle delle aree solitamente colonizzate dal parassita e poi andrà a ricercare al microscopio la presenza di esso tra le squame. Oggi si può fare diagnosi anche con il Dermatoscopio che permette di vedere i cunicoli della Scabbia ingranditi.
Come eliminare l’Acaro della Scabbia
In commercio esistono vari preparati antiscabici utilizzabili per debellare il parassita.
I composti più utilizzati sono:
- Ivermectina
- Permetrina
- Benzoato di Benzile.
L’ Ivermectina è un farmaco antiparassitario usato molto in veterinaria e che per la Scabbia si può utilizzare sia per via orale sia per via topica in crema.
Pur avendo una notevole attività acaricida l’ Ivermectina è relativamente poco usata sia perchè la preparazione topica non è registrata per Scabbia ( ma per Acne Rosacea ) sia perché quella orale è gravata da un discreto livello di tossicità.
La Permetrina, un derivato sintetico del Piretro, è utilizzata al 5 % in crema tuttavia da alcuni anni sono aumentate le segnalazioni di resistenza dell’acaro della Scabbia a questo composto. La resistenza alla Permetrina causa grossi problemi al dermatologo e quindi al paziente infatti il soggetto rimane parassitato dopo il trattamento e quindi è ancora infettivo per gli altri, in più ha la cute irritata dall’uso della crema alla Permetrina per cui è sia difficile capire se il prurito residuo sia dovuto alla resistenza o all’irritazione da trattamento e inoltre non è possibile eseguire un altro trattamento nell’immediato perché il nuovo trattamento non sarebbe tollerato dalla cute. Per questi motivi oggi si è cauti nel prescrivere la Permetrina.
Il Benzoato di Benzile è un derivato, presente anche in natura nella corteccia di alcune Fabacee e si trova nel Balsamo del Perù, con spiccata attività acaricida.
Si presente in forma di olio dall’odore caratteristico.
Sebbene sia commercializzato in forma di crema di solito si preferisce ricorrere alla preparazione galenica da parte del farmacista.
La ricetta è la seguente:
R/ Benzoato di Benzile g 30
Olio di semi alimentare g 70
Uso esterno
Il farmacista quindi consegna un flacone da 100 ml e il suo uso è il seguente:
Una applicazione la sera su tutto il corpo, esclusa testa e capillizio, da ripetere per quattro sere consecutive, al mattino lavaggio del corpo con detergente delicato. Dopo 7 giorni dall’ultima applicazione eseguire un’ulteriore applicazione la sera.
Ne consegue che le applicazioni in tutto saranno 5 per cui ad ogni applicazione occorre utilizzare 1/5 del flacone da 100 ml, cioè circa 20 ml al applicazione.
Per i bambini al di sotto dei 10 anni l’ applicazione di BB si effettua per 2 giorni consecutivi invece che 4 e la quantità da applicare è proporzionale all’età del bambino cioè si usa lo stretto necessario per coprire con massaggio su tutto il corpo e nei bambini fino ai due anni l’applicazione va fatta anche sul volo, mani e piedi e sulla testa, zone dove nei bambini piccoli l’acaro si può annidare a differenza di quelli più grandi e degli adulti.
Non sono necessari altri accorgimenti
Il parassita sopravvive solo per 1-2 giorni al di fuori dell’uomo. E’ sufficiente, dopo il quarto giorno di trattamento cambiare le lenzuola, asciugamani e accappatoi. Non c’è bisogno di far bollire i vestiti o disinfettare la casa.
Conclusione
La Scabbia è un’infestazione oggi comune. Riconoscere precocemente e trattarla con il rimedio efficace avvantaggia sia il soggetto contagiato sia la comunità evitando la diffusione.