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le differenze ed il riconoscimento
Sono macchie della pelle causate dall’ accumulo di melanociti, cioè le cellule che producono la melanina. La melanina è il pigmento che ci protegge dal sole con l’abbronzatura.
Possono essere definiti sbagli della natura, infatti i melanociti sono di regola distribuiti uniformemente nella pelle, mentre nei nei si accumulano e crescono gli uni attaccati agli altri a formare degli ammassi.
Differenze dei nei
Il loro aspetto cambia a seconda del numero delle cellule che lo compongono, di quanta melanina produce e di quanto profondi sono.
Da quelli piccoli e tondi, a quelli più grandi e frastagliati; da quelli piani non palpabili a quelli che crescono all’esterno come una cupola; da quelli lisci a quelli rugosi; da quelli senza peli a quelli con i peli. Tanta differenza tra i nei mette in imbarazzo anche il Dermatologo quando li deve descrivere o classificare.
Nei benigni o nei maligni
E’ invece importante classificarli perché da alcuni di essi può derivare un tumore maligno chiamato Melanoma. I nei, per la maggior parte, sono benigni; sono pertanto macchie della pelle che ci possono piacere o meno o che ci danno fastidio perché sono sporgenti, troppo grossi, troppo scuri o semplicemente troppo numerosi.
Riconoscimento
E’ logico che se sapessimo riconoscere i nostri nei e riconoscere quelli sicuramente benigni da quelli potenzialmente maligni potremmo limitare la nostra osservazione e attenzione a questi ultimi. Questo è possibile anche se non sempre facile.
Classificazione dei nei per nome
I dermatologi nel suddividere i nei, stranamente, li chiamano col nome del ricercatore o del medico che li ha descritti per primi.
Nei di Miescher
Sono quelli del volto. Essi appaiono sia scuri, sia del colore della pelle e hanno la caratteristica di crescere in forma di cupola. Alcuni sono lisci altri sono spugnosi e possono avere uno o più peli che crescono all’interno.
Sono molto comuni e si fanno notare soprattutto se crescono sul naso, sulla fronte o sul mento dove sporgendo o avendo peli provocano un vero e proprio inestetismo. Sono benigni,tuttavia creano paure per chi non li conosce: infatti può succedere di tagliarli con il rasoio della barba o traumatizzarli nel tentativo di strappare i peli. Per fortuna non succede alcunché.
Nei di Unna
Sono frequenti come i precedenti ma si sviluppano al tronco invece che al volto. Sono facili da riconoscere infatti hanno la caratteristica di crescere verso l’esterno a forma di mora e sono frequenti sull’addome o alla schiena. Anche questi sono benigni ma molto fastidiosi sia dal punto di vista estetico sia da quello funzionale. Assumono infatti dimensioni anche cospicue, possono essere numerosi e possono crescere in sedi di traumatismo come alla cintura o alle ascelle.
Nei di Clark
Sono i più comuni, sono cioè quelle macchiette scure e rotondeggianti presenti un po’ ovunque sulla nostra pelle. Hanno però molte varianti, possono essere più grandi del solito, più pigmentati, più irregolari e questi vengono definiti nei di Clark Atipici o semplicemente Nei Atipici.
Nei di Clark Atipici
Sono caratterizzati da un diametro maggiore di 6 mm, colore non omogeneo, bordi irregolari. Sono presenti sia al tronco sia gli arti e in alcuni soggetti sono molto numerosi. Possono evolvere verso un Melanoma e quindi vanno monitorati dal dermatologo con la mappatura e con l’esame dermatoscopico e, quando è il caso, asportati chirurgicamente.
Nei di Spitz
Compaiono nei bambini o adolescenti, hanno un colore molto scuro e spesso crescono rapidamente. Si presentano agli arti, ma possono essere presenti anche al volto. Sono anch’essi benigni ma data la crescita veloce e l’aspetto poco rassicurante vengono spesso asportati chirurgicamente nel timore che si tratti di un Melanoma.
Nei di Reed
Sono l’equivalente dei nei di Spitz ma crescono nell’adulto, si presentano soprattutto agli arti delle giovani donne. Ha anch’esso crescita rapida e colore scuro e viene rimosso chirurgicamente anche se è considerato un neo benigno.
Nei di Sutton
Sono nei di Clark che intorno all’adolescenza vengono circondati da un anello bianco di vitiligine. Lentamente si scolora, rimpicciolisce e poi scompare. In seguito scompare anche la macchia bianca. Questi rappresentano una forma di auto regressione dei nei e non sono pericolosi.
Conclusione
Questo metodo di classificazione per nomi, per quanto strano, è universalmente accettato e permette ai dermatologi di capirsi tra di loro e ai pazienti di sapere se hanno nei a rischio oppure nei da accettare o non accettare solo dal punto di vista estetico.